Descrizione
L’emigrazione e la globalizzazione hanno trasformato le organizzazioni mafiose da fenomeno locale ad attore globale. Oggi la mafia non colpisce più frontalmente lo Stato: lo aggira, si insinua, si mimetizza. È un’impresa che usa la tecnologia, i suoi ingenti capitali e le reti internazionali per tramutarsi in holding criminale, capace di muoversi nei circuiti dell’economia capitalistica globale.
La ’Ndrangheta ne è il volto più potente: radicata nel territorio d’origine, domina il narcotraffico internazionale e investe ovunque trovi opportunità di profitto. Le innovazioni digitali hanno moltiplicato la forza della mafia: comunicazioni criptate, piattaforme online e web sono diventati strumenti essenziali per coordinare affari, riciclare denaro e infiltrarsi nei mercati più redditizi.
La mafia non conosce confini; attecchisce ove la società mostri debolezze e indifferenza, influenzando la politica, l’economia e le comunità. Per contrastarla non bastano repressione o indignazione a giorni alterni: serve una società che rifiuti le scorciatoie, che non si presti, che non volti lo sguardo. Ogni gesto a favore della legalità è già un argine, perché finché ci sarà anche una sola persona disposta a lottare per la giustizia nessun sistema criminale potrà sentirsi invincibile.
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