Descrizione
Tommaso ha diciannove anni quando fugge nelle campagne. Fugge da tutto, da tutti, da se stesso. Il suo disagio psicologico ed esistenziale é in primo luogo dovuto alla recente e inspiegabile scomparsa del fratello. Il destino lo indirizza verso l’eremo di un anziano pastore, uno straniero che vive isolato sulle montagne. Dall’impegnativa convivenza con il vecchio, il giovane ricava stabilità , coscienza di sé, e da ultimo un nuovo nome. La maggiore attenzione alla quotidianità e alla forma delle proprie emozioni getta le basi per una rinnovata consapevolezza, una fiducia che diverrà essenziale quando i fantasmi del passato emergeranno dall’oscurità e metteranno alla prova il ragazzo ritrovato. I pianori dell’Appennino Centrale, con i loro vuoti e i loro terremoti, fanno da spettatori e registi allo stesso tempo: con l’alternarsi delle stagioni, le spighe nei campi seguono di pari passo la metamorfosi di Tommaso, sovrapponendosi infi ne ad essa al momento della mietitura, nel ciclo che conduce a una nuova vita.
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